sabato 10 novembre 2007

Autocombustione

Nella mia zona periodicamente avvengono fenomeni strani. Capita ogni tanto di uscire la mattina, magari per andare a prendere il giornale, e imbattersi in strani scheletri bruniti che somigliano a delle auto. Se si aguzza lo sguardo si nota che attorno ad essi c'è una zona d'asfalto annerito, un cordone di cenere. Ci vuol poco per rendersi conto che si tratta dei postumi di un incendio. Un'auto bruciata è qualcosa che non sconvolge la gente di qui: troppe ne abbiamo viste. Semmai, risveglia la curiosità e ci si dà da fare per scoprire a chi appartenesse l'automezzo. La ricerca dura pochissimo, (perché ci si conosce tutti), e non riserva sorprese, perché di norma si tratta di qualcuno "in vista": un amministratore, un dirigente. Le voci corrono e le supposizioni sulle cause si susseguono, finché non arriva un responso ad illuminare tutti, mettendo fine alle congetture: non si tratta di dolo, bensì di autocombustione.
Strano, mi risulta che l'autocombustione non sia un fenomeno molto comune. Ma, certo, io sono ignorante per quel che riguarda la fisica. Eppure, anche Wikipedia conferma: essa avviene solo in determinate condizioni di pressione e temperatura. Ma queste condizioni si verificano solo qui? E interessano solo determinate autovetture?

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